I “Cat Bond” offrono rendimento e decorrelazione dal rischio sistemico


I mercati hanno celebrato l’accordo tra Usa – Cina sui dazi cancellando le perdite da inizio anno e il dollaro ha recuperato terreno con le principali valute. Ma le notizie dal fronte della guerra commerciale non cambiano lo scenario di incertezza, nonostante per il Segretario al Tesoro Bessent si tratti di un’incertezza voluta, una “incertezza strategica” che Trump, “uomo del deal”, utilizza come leva nei negoziati.
In realtà Trump usa un vecchio trucco del marketing, quello di comunicare un prezzo e quindi, con una serie di argomenti, portarlo a valori più bassi. Il bias dell’effetto ancoraggio è utilizzato nelle vendite porta a porta come nel lancio di prodotti innovativi ma il dubbio che tali pratiche di marketing siano adatte anche alla gestione della più grande economia del mondo è lecito. Moody’s sembra rispondere indirettamente abbassando il merito di credito del debito federale, la “grande e bella legge” in esame al Congresso molto probabilmente aggraverà i conti pubblici.
L’incertezza delle aziende, che in un simile contesto non sono in grado di fare piani di business realistici, è l’incertezza degli investitori, anche di quelli più prudenti orientati alla preferenza per le obbligazioni. In questa fase di mercato sta crescendo l’interesse per i “Cat Bond”, le obbligazioni “catastrofe” emesse dalle società assicurative, soprattutto da parte di investitori istituzionali e investitori sofisticati: se lo spirito del tempo è quello dell’incertezza, questo tipo di strumento offre rendimento e decorrelazione.
Sono almeno tre le ragioni che suscitano l’interesse degli investitori istituzionali verso i cat bond: offrono tassi d’interesse spesso superiori al 7–8%, sono obbligazioni legate a eventi fisici, non a dinamiche di mercato, offrono premi al rischio superiori con un rischio non sistemico ma concentrato e assicurabile, l’evento naturale. In una fase di normalizzazione monetaria, sono una fonte di yield competitivo.
Si stanno verificando in contemporanea fenomeni diversi che sostengono il mercato delle obbligazioni “cat”: crescono l’urbanizzazione e la popolazione nelle aree soggette a catastrofi naturali, aumenta il valore degli immobili, crescono dunque i valori assicurati che a loro volta fanno crescere la domanda di trasferimento del rischio da parte delle società di assicurazione e riassicurazione.
Crescono così anche i volumi delle nuove emissioni, un fenomeno che conferma il ruolo sempre più importante dei Cat Bond nei mercati del trasferimento del rischio.
Il sottoscrittore dell’obbligazione catastrofale sa che il rendimento elevato compensa dalla possibilità che il verificarsi di un dato evento climatico estremo comporti perdite significative del capitale. Non è uno strumento adatto a chi cerca stabilità assoluta perché la stabilità nel tempo dei rendimenti può essere bruscamente interrotta dal disastro naturale. Ma per investitori istituzionali, family office o investitori sofisticati che abbiano un orizzonte temporale medio-lungo e adeguata tolleranza al rischio, si tratta di un’efficiente forma di diversificazione.
I cat bond raccontano una storia di innovazione e adattamento. In un’epoca in cui i rischi sembrano moltiplicarsi, non è paradossale che proprio il rischio estremo, se compreso e isolato, possa diventare un elemento di stabilità di medio lungo termine nei portafogli più evoluti.
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